Con l’avvento del digitale, anche l’istruzione è cambiata. Gli strumenti per l’insegnamento si sono moltiplicati. Tuttavia, alla base, serve sempre un’accurata gestione della didattica e dei programmi formativi così da poter assicurare, soprattutto nella scuola dell’obbligo, un equo accesso alle risorse.
La formazione del personale docente
Purtroppo, uno dei punti dolenti della digitalizzazione è proprio la formazione dei docenti, che è in ritardo rispetto alla velocità con la quale si evolvono i software, l’hardware, così come anche le competenze informatiche degli allievi, molto spesso superiori a quelle dei loro insegnanti.
È sbagliato generalizzare, ma comunque, una maggiore consapevolezza degli strumenti digitali come ausilio indispensabile alla didattica dovrebbe essere messo in agenda come una priorità.
Aziende e corsi digitali
Al fine di formare i propri dipendenti, le lezioni frontali, tutor e seminari in presenza possono essere una spesa troppo grande da affrontare. Per questo, sono stati messi a punto software per la formazione continua, che, totalmente da remoto, assicurano una puntuale diffusione di informazione e valutazioni in tempo reale, permettendo a chi segue le lezioni di poter gestire in autonomia i suoi tempi di studio.
La didattica a distanza
Esisteva già da tempo, ma la Didattica a Distanza (DAD) è entrata prepotentemente nelle case degli allievi che non potevano assistere alle lezioni in presenza solo all’inizio del 2020. Avvalendosi di strumenti quali le videoconferenze, lezioni in modalità asincrona e sincrona, insieme a software per la gestione dei contenuti e delle comunicazioni, come Google Classroom, la didattica a distanza è riuscita nell’intento di non causare un’interruzione troppo drastica del proseguimento del programma didattico.